Destiny per Ps4: come ere un sistema solare in salotto.

Torno a parlarvi di nuovo di videogiochi, stolta con un titolo che attendevamo in molti da diversi mesi. Sto parlando di Destiny, il nuovo action-rpg-sparatutto-mmorpg-alakhazam-carmela-FPS-beeeeeee targato Bungie. Parliamo proprio di quella casa di produzione che, non contenta dopo lo strepitoso successo di un titolo come Halo, ha deciso di rilanciare con qualcosa di epico che, a detta degli stessi sviluppatori, potrete conservare sulla vostra libreria insieme a “Il Padrino” “Guerre Stellari”. Ma sicuramente qualcuno la penserà in maniera diversa, data la sfrontatezza delle dichiarazioni.

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Nonostante le ventate dichiarazioni, Destiny si rivela un gioco che, fin dai primi minuti di gioco, riesce a racchiudere una serie di punti di forza di alcuni dei titoli più interessanti degli ultimi anni. A confermare la mia teoria, riusciamo a trovare in questo titolo i migliori elementi di crescita del personaggio come nei più famosi RPG online e il divertimento e la fluidità degli sparatutto in prima persona che negli ultimi anni hanno dominato le classifiche di vendita.

La possibilità di esplorare dei mondi e trovare compagni di ventura in tempo reale va a colmare l’esigenza di quei giocatori che, come me, non hanno il tempo e la volontà di creare un gruppo di gioco stabile o, perlomeno, di riuscire a mantenere una continuità di gioco con amici e parenti spesso impegnati come me in lunghe sessioni di studio e di loro (sic!).

Una prima importante riflessione sul gioco, indipendentemente dalla giocabilità e dalla possibilità di infinite collaborazioni nella gestione delle missioni, va data necessariamente alla grafica che, nonostante il costante caricamento di nuovi elementi, riesce a mantenersi fluida e di altissimi livelli di definizione. I filmati di accompagnamento al gioco sono semplicemente fantastici e non ho potuto fare altro che screenshottare e twittare immagini del genere.

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La profondità di un gioco del genere non sta tanto nella possibilità di giocare le prime missioni, ma nella potenzialità di modificare l’ecosistema di pianeti visitabili in base alla nostra esperienza, come se ci trovassimo in una situazione di reale confronto con il nostro mondo e con quello degli altri. Certo, bisogna prendere con le dovute attenzioni queste considerazioni, ma sembra interessante capire come la principale linea di storytelling possa essere attrersata e modificata dall’esperienza dei giocatori. Staremo a vedere.