Disney Infinity è al tramonto, colpa di un mercato saturo e diversificato

DISNEY INFINITY  è morto. Lo dichiara la casa del topo nella lettura degli introiti annuali nel settore dei “self-published console games” tramite la quale John Blackburn, senior vice president and general manager del business Infinity ha confermato di voler abbandonare la serie subito dopo l’uscita delle espansioni di Alice oltre lo specchio e Alla ricerca di Dory che verranno rilasciati per la fine di giugno.

La ditta Avalnche, casa di sviluppo della serie Infinity verrà chiusa dopo aver portato alla luce l’innovativo content pack di  Star Wars Episodio VII con una serie di action figures che permettevano a collezionisti e appassionati di vivere le storie più amate al cinema.

Il motivo per cui viene abbandonato questo franchise è molto semplice. Da una lettura degli schemi futuri emerge un problema legato alla difficoltà di competere in un mercato davvero saturo, dove player come Nintendo con la linea Amiibo e Activision con quella di Skylanders rappresentano dei colossi davvero difficili da combattere, seppur disponendo di budget stellari e di esclusive meravigliose.

A nostro avviso, è semplicemente da escludere la possibilità di eliminare un franchise così interessante e dalle alte potenzialità. Basterebbe migliorare alcuni aspetti di gioco ed aprirlo ad un pubblico più vasto su un target differente così da riuscire a garantire una maggiore possibilità di guadagno. La scelta di chiudere la Avalanche e mandare a casa centinaia di dipendenti è sicuramente azzardata e con poco senso, considerando i maggiori introiti che si potrebbero avere con il self publishing senza affidarsi ad altre aziende che producono giochi molto ripetitivi, come ad esempio avviene per il franchise LEGO.