Abbiamo visto Alla ricerca di Dory negli USA in uno degli ultimi drive-in rimasti come negli anni 50

Cape Cod è una penisola che si protende nell’Oceano Atlantico nello Stato del Massachusetts a sud est di Boston, per una popolazione residente di circa 230.000 abitanti. Cape Cod è rinomata per il turismo, la vela, la pesca e ospita alcuni dei più vecchi fari degli Stati Uniti.

Forse però non tutti sanno che, nella minuscola cittadina di Wellfleet, è sopravvissuto uno dei gioielli della storia statunitense. Il Wellfleet Drive-In fu costruito nel 1957 e, ogni estate da allora, ospita centinaia di spettatori che passano le loro sere sdraiati sul retro dei propri pick-up a guardare il miglior cinema sotto le stelle consumando pop-corn e home-made jelly beans.

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Nella nostra recente visita negli Stati Uniti abbiamo avuto la possibilità di visitare questo luogo magico rimasto fermo agli anni ’50. Abbiamo montato uno degli amplificatori dell’epoca al finestrino della nostra auto e ci siamo goduti il film di animazione più atteso dell’anno: Finding Dory (in Italia Alla Ricerca di Dory).

Il film, per chi ancora non lo sapesse, è il seguito del successo internazionale Alla Ricerca di Nemo prodotto da Disney Pixar, che racconta la storia del piccolo pesce pagliaccio (chiamato Nemo, per l’appunto) alle prese con lo sconfinato oceano blu. Tra gli amici pesci di Nemo c’è anche la smemorata Dory, protagonista di questo nuovo film che, vi assicuro, vi lascerà senza parole.

Sei mesi dopo la fine della storia del primo film, la simpatica pesciolina chirurgo Dory, ormai abitante sulla Grande barriera corallina, è riuscita a sconfiggere i suoi vuoti di memoria e, tra i tanti suoi ricordi alla rinfusa, c’è quello della sua vecchia famiglia. Con l’aiuto di Nemo, Marlin e dei tanti nuovi amici, Dory andrà alla ricerca delle sue origini in un’avventura davvero ben scritta e realizzata con le ultime tecniche di animazione in 3D.

Ho trovato davvero appassionante la scrittura di una sceneggiatura che non si dimostra mai banale, nonostante possa essere facile perdersi in un “vuoto di memoria” dovuto a una storia che può correre il rischio di ripetersi. Alla ricerca di Dory non parla soltanto di un viaggio alla ricerca delle proprie origini, ma di qualcosa di più profondo. Ed è proprio nelle profondità marine che l’eroe riesce a trovare sé stesso. Il viaggio che affronta Dory non è il classico dell’epos narrativa, ma una lenta e delicata costruzione di una consapevolezza delle proprie capacità. La bellezza di questo film starebbe quindi nell’aiutarci a guardare ancora una volta dentro di noi, volgendo lo sguardo verso ciò che avevamo dimenticato e verso tutti i nostri “poteri” nascosti, verso quegli obiettivi che non siamo più abituati a seguire ogni giorno.

Alla Ricerca di Dory arriverà il 14 settembre 2016 nelle sale italiane.

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