“Ricordamelo dopo”, ovvero di come abbiamo imparato l’arte del procrastinare.
La nostra è sicuramente la generazione del multitasking. Viviamo di molteplici azioni in contemporanea e siamo legati ai nostri device, orientati all’ennesimo stadio evolutivo che ci vedrà, secondo un paradigma alla Ridley Scott, composti da una parte umana e una parte robotica.
Siamo così vicini all’informatica che, la nostra passività ha raggiunto livelli esasperanti. Almeno una volta al giorno includiamo dei promemoria nei nostri telefoni e l’espressione “ricordamelo dopo” è drammaticamente entrata nel nostro frasario quotidiano.
Per questo motivo è importante allenarsi al non procrastinare, utilizzando tutte le risorse disponibili per utilizzare al meglio l’unica ricchezza che abbiamo nella nostra vita: il tempo.
Vi propongo questo video che potrà aiutarvi ad aprire gli occhi.