#Giftedby Scoccia – Foto di copertina https://www.facebook.com/amaroscoccia/

Da una ricetta segreta tramandata dai frati benedettini l’amaro Scoccia, che abbiamo provato, si rifà a un antico processo di infusione tramandato nei secoli da operosi monaci basiliani che risiedevano in un monastero sorto verso la fine del IX sec alle pendici del vulcano Etna.
La ricetta a base di arancia si arricchì dei sapori e degli aromi presenti sull’Etna, conferendo all’amaro un gusto unico in cui la delicatezza dell’arancia si sposa con le note decise del terreno lavico.

ARANCIAE MANDALA

Il racconto di una storia magica

Amaro Scoccia nasce da un’ispirazione legata al mondo misterioso del mandala, racchiudendo al suo interno il fiore di zagara.

La forma sferica e il colore dell’arancia siciliana ispirano il brand nel suo intersecarsi di profumi, sapori e di cerchi concentrici.

I Monaci tibetani , seguendo una pratica che si chiama dul-tson-kyil-khor, impiegano giorni per creare mandala con sabbie colorate e  al termine del lavoro il mandala viene “distrutto”, spazzando via la sabbia di cui è composto. 

Grazie all’espansione islamica nel Mediterraneo, alle Crociate e, infine, alla scoperta dell’America si sia arrivati alla diffusione dell’arancia fino in Sicilia.

La scorza dell’arancia amara è carica di note di sapore ed è impiegata per l’ estrazione di oli essenziali che vantano anche particolari proprietà medicinali.

La ricetta di Scoccia arricchisce l’infuso di scorze con un mix di pregiate erbe amaricanti appena colte che conferiscono un sapore lungamente persistente in bocca. 

AMARO SCŎCCIA

In questo modo le arance siciliane danno alla luce questo amaro, insieme a un mix di erbe amaricanti che da’ a Scoccia il suo caratteristico sapore.

In questo amaro abbiamo sentito un gusto rotondo, un richiamo alle terre della sicilia e un prodotto con un suo equilbrio. Un ottimo amaro per completare un pranzo a base di prodotti tipici del Sud Italia, tra pistacchi, pasta di mandorla e verdure grigliate con secondi di pesce.

Lo abbiamo bevuto ghiacciato ma lo abbiamo provato anche, come consigliato dal produttore, per la preparazione di cocktails a base di frutta. Ottimo anche per guarnire il gelato.